
Progetto

L’Associazione IL COSMOPOLITICO ETS, nell’ambito delle iniziative di divulgazione culturale, dà vita a “GEOPOLITICA NEI BORGHI festival 2025” I edizione, un Festival di Geopolitica itinerante in Molise che prenderà il via il 20 ottobre fino al 16 dicembre 2025.
I borghi interessati sono Larino, San Martino in Pensilis e Ripalimosani. Poiché tra i partner istituzionali figura la Provincia di Campobasso, un ultimo incontro a chiusura del Festival, sarà ospitato nel Capoluogo di regione nella Sala della Costituzione.
I partner istituzionali, al fianco della Provincia di Campobasso – Europe Contact Molise, sono gli stessi enti locali (Borghi) coinvolti, l’IRESMO (Istituto per gli studi storici del Molise “V. Cuoco”) e l’ODG del Molise.
La manifestazione nasce con l’intento di favorire la comprensione delle dinamiche geopolitiche (con chiavi di lettura multi-livello: politologico, geografico, storico, filosofico ed economico) dei principali temi e trend dell’attualità internazionale con particolare focus sulle guerre Ucraina-Russia e Israele-Palestina, i flussi migratori, l’Africa, gli Stati Uniti, la Cina… Nei molteplici teatri geopolitici presi in esame si intrecciano giochi di poteri, democrazie, autocrazie, regimi, rivoluzioni, religioni, guerre, terrorismo, flussi migratori, diritti umani violati, e tanto altro. È di questo limbo, nelle sue mille sfumature, che si parlerà, attraverso testimonianze dirette, opinioni e riflessioni, in 16 panel, distribuiti in 6 tappe/giorni in cui verranno coinvolti 21 illustri ospiti/relatori tra giornalisti, accademici, analisti, scrittori, inviati di guerra, attivisti, content creator.
Il Festival, grazie alla narrazione e alle testimonianze dei relatori, è uno spazio per condividere e far scoprire nuove declinazioni di conoscenza, dialogo, approfondimento e riflessione dei fatti internazionali.
Finalità? Generare nel pubblico, trasversale e transgenerazionale, con particolare attenzione ai giovani molisani (generazione Z), nuove coscienze, nuove sensibilità, nuovi pensieri critici in grado di dare risposte, magari innovative, alle sfide della contemporaneità; rafforzare la fiducia e la comprensione reciproca tra i popoli; educare i giovani ad un consumo culturale di qualità. Il Festival diventa così contaminazione, acceleratore di idee e di immaginazione, e, nel complesso, vera rigenerazione culturale.
E pur se verranno raccontate, con curiosità intellettuale, sguardo impietoso, attento, acuto e ribelle, le trame e frammenti degli orrori dell’uomo – come la guerra – celebreremo sempre e comunque i diritti umani, le libertà fondamentali e la democrazia.
I borghi, invece, con la loro storia e la loro cultura scolpita nelle sue pietre, diventeranno un’arena, una fucina creativa, una frontiera del racconto.
La cultura, così prodotta e distribuita dal Festival, crea in quei borghi “visionari” il ben-essere, la coesione sociale e l’innovazione del territorio e attrae al contempo l’attenzione sulle proprie potenzialità turistiche e culturali con innegabile impatto economico positivo.
In ogni tappa ci saranno due incontri al mattino destinati in particolare ai ragazzi delle scuole locali oltre ad un pubblico generico, e due al pomeriggio aperti alla cittadinanza.
La cultura vale, produce e ci salva.
Immaginare un futuro diverso e migliore è possibile. Sempre.
L’ingresso a tutti gli eventi del Festival è gratuito.
Un caloroso ringraziamento va a tutti gli illustri ospiti che hanno reso possibile realizzare questa entusiasmante manifestazione, ai partner istituzionali e gli sponsor privati che hanno sposato fin dal primo momento l’iniziativa culturale rendendola possibile.
Con speranza e determinazione,
Associazione IL COSMOPOLITICO ETS